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mercoledì 22 febbraio 2012

I FAMIGLIARI DEI TUNISINI SCOMPARSI MISSIONE CONTINUA 12

I FAMIGLIARI DEI TUNISINI SCOMPARSI MISSIONE CONTINUA 12



IL SENATORE: PIETRO MERCENARO


mercoledì 22 febbraio 2012
Tunsini scomparsi - Marcenaro: L'impegno delle autorità italiane e tunisine è stato insufficiente. Ora mettere in campo tutti i mezzi di indagine necessari
La Commissione Diritti Umani del Senato ha ricevuto questa mattina in audizione l' associazione Giuseppe Verdi di  Parma e i familiari dei giovani tunisini di cui si sono perse le tracce dopo lo sbarco in Italia.
I rappresentanti delle famiglie tunisine che si battono da quasi un anno per l'accertamento della verità e per rintracciare i loro congiunti, hanno denunciato la scarsa collaborazione del governo italiano e anche delle autorità tunisine nel farsi carico della questione. 

Mohamed Amin Chouchane ha illustrato la situazione alla Commissione parlando della scomparsa di 500-800 persone scappate dalla Tunisia, sbarcate in Italia e sparite. Alcuni di questi giovani sono stati visti dalle famiglie in alcuni servizi dei telegiornali italiani. Ci sono immagini dell'arrivo a Lampedusa e del trasferimento da Lampedusa ai Cie nei pulman. Anche alcuni ragazzi sbarcati a Linosa risultano spariti. Chouchane ha inoltre spiegato che per ottenere una carta d'identità in Tunisia sono necessarie le impronte digitali. Avendo il 95% dei dispersi al carta di identità le famiglie hanno fatto richiesta alle autorità tunisine affinché siano messe a disposizione le impronte digitali, ma questo non è avvenuto.

Riadh Zagdhane ha fatto osservare la scarsa attenzione dedicata dai media e dall'opinione pubblica a un problema così drammatico che riguarda centinaia di persone. Queste persone non possono essere sparite nel nulla e quello che è successo può e deve essere ricostruito. Zagdhane ha proposto la costruzione di un tavolo italo-tunisino per accertare i fatti.

"Di fronte a una questione di tale gravità e importanza - ha detto Pietro Marcenaro, Presidente della Commissione Diritti Umani del Senato - l'impegno delle autorità italiane e tunisine è stato insufficiente. I due governi devono assicurare che tutto il possibile sia fatto, utilizzando tutti i mezzi di indagine necessari".

Per questa ragione Marcenaro si è immediatamente attivato presso le autorità tunisine e le autorità italiane competenti scrivendo ai Ministri Cancellieri, Severino e Riccardi, per informare dell'audizione e chiedere un intervento urgente. Lo stesso ha fatto con  Mamiya El Banna, Ministre des Droits de l’Homme et de la Justice transitionnelle del governo tunisino.

La Commissione Diritti Umani del Senato ha ricevuto questa mattina in audizione l' associazione Giuseppe Verdi di  Parma e i familiari dei giovani tunisini di cui si sono perse le tracce dopo lo sbarco in Italia.

I rappresentanti delle famiglie tunisine che si battono da quasi un anno per l'accertamento della verità e per rintracciare i loro congiunti, hanno denunciato la scarsa collaborazione del governo italiano e anche delle autorità tunisine nel farsi carico della questione.

Mohamed Amin Chouchane ha illustrato la situazione alla Commissione parlando della scomparsa di 500-800 persone scappate dalla Tunisia, sbarcate in Italia e sparite. Alcuni di questi giovani sono stati visti dalle famiglie in alcuni servizi dei telegiornali italiani. Ci sono immagini dell'arrivo a Lampedusa e del trasferimento da Lampedusa ai Cie nei pulman. Anche alcuni ragazzi sbarcati a Linosa risultano spariti. Chouchane ha inoltre spiegato che per ottenere una carta d'identità in Tunisia sono necessarie le impronte digitali. Avendo il 95% dei dispersi al carta di identità le famiglie hanno fatto richiesta alle autorità tunisine affinché siano messe a disposizione le impronte digitali, ma questo non è avvenuto.

Riadh Zagdhane ha fatto osservare la scarsa attenzione dedicata dai media e dall'opinione pubblica a un problema così drammatico che riguarda centinaia di persone. Queste persone non possono essere sparite nel nulla e quello che è successo può e deve essere ricostruito. Zagdhane ha proposto la costruzione di un tavolo italo-tunisino per accertare i fatti.

"Di fronte a una questione di tale gravità e importanza - ha detto Pietro Marcenaro, Presidente della Commissione Diritti Umani del Senato - l'impegno delle autorità italiane e tunisine è stato insufficiente. I due governi devono assicurare che tutto il possibile sia fatto, utilizzando tutti i mezzi di indagine necessari".

Per questa ragione Marcenaro si è immediatamente attivato presso le autorità tunisine e le autorità italiane competenti scrivendo ai Ministri Cancellieri, Severino e Riccardi, per informare dell'audizione e chiedere un intervento urgente. Lo stesso ha fatto con  Mamiya El Banna, Ministre des Droits de l’Homme et de la Justice transitionnelle del governo tunisino.

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