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domenica 29 aprile 2012

immigrati: UN SGRIDO D'AIUTO D'UN TUNISINO A VOLPITA

رسالة مضمونة الوصول الى وزارة حقوق الإنسان و كتابة الدولة للهجرة





السلام عليكم و رحمة الله و بركاته


إن الهجرة الغير شرعية هي ضاهرة ليست بجديدة و إستفحلت هاته الضاهرة في العهد البائد لأن عصابة القصر تاجرة في كل 

شئ حتى في الأرواح 


البشرية و ذلك بتواطؤها مع عصبات التهريب , كما أن الثورة المضادة للتخلص من الجزء الشاب للثورة تركت الحدود 

البحرية بدون رقيب , كما ان صعوبة الضروف الإقتصادية لا تزال تشجع الشباب على هاته الضاهرة و التي إستنزفت العديد 

من شبابنا الذين لم يتمكنوا من الوصول الى السواحل المقابل و هم بالآلاف رحمهم الله .


إن الهجرة الغير شرعية اليوم لم تعد تستحق مثل هاته المغامرة بالأرواح لأن العالم الذي تتصورونه أنه عالم النجات قد 

أصبحوا متساكنيه أنفسهم يعيشون أبشع حالات الفقر و البطالة مما يجعلني أوجه صرخة نداء إلى شبابنا في تونس بأن لا يلقوا 

بانفسهم في التهلكة , لم تعد أروبا تلك التي يتصورونها و تجازفون بحياتكم لأجلها . رابطوا في وطنكم و أصبروا و صابروا 

إلى أن يحول الله عسرهم إلى يسر أنعموا بنعمة الحياة التي هي عليكم حق .


الرجاء من المصلحة المعنية التدخل لصالح التونسيين المتواجدون في مراكز الإيواء بالجنوب الإيطالي و بالتحديد مدينة ترابني 

لحث نضرائهم الإيطاليين على إحترام المعاهدات المبرمة بينهما و المتعلقة بالتعامل الإنساني مع المعتقلين , كما أننا نطلب من 

السلطة الإشراف التدخل لإرجاع الشباب الذين يريدون العودة إلى أرض الوطن معززين مكرمين و مساعدتهم على حل مشاكلهم 

الإجتماعية .


وفق الله الجميع لما فيه خير التونسي أينما كان.




عادل العيد


و

ربيع بوعلاق








LA PROCURA INDAGA SU LA SORTE DI 270 TUNISINI SCOMPARSI


Denuncia alla Procura di Roma
per fare luce su 270 tunisini scomparsi
Firmata dai familiari e dai presidenti di Arci e Asgi, per chiedere di un'inchiesta sulla sorte dei giovani che cercarono di raggiungere l'Italia, a bordo di diverse imbarcazioni, nel 2011. Di loro non si è più saputo nulla. Il sostegno del collettivo di donne "Le venticinque undici"



Un barcone di immigrati
Dal 2011 non si hanno più notizie circa 270 tunisini imbarcatisi per raggiungere l'Italia. I familiari di alcuni di loro, insieme al presidente dell'Arci e dell'Asgi (L'Associazione studi giuridici sull'immigrazione), hanno sottoscritto una denuncia contro ignoti per la loro scomparsa, depositata alla Procura della Repubblica di Roma.

Sostenuti da un collettivo di donne - 'Le venticinque undici' - che ha promosso la campagna "Da una sponda all'altra: vite che contano" e diffuso un appello nei due paesi, una delegazione di familiari degli scomparsi - fa sapere l'Arci in una nota - è da qualche mese in Italia per cercare i propri cari. Hanno organizzato manifestazioni e sit-in, sia qui che in Tunisia, hanno raccolto il sostegno di altre organizzazioni, tra cui quello dell'Arci e dell'Asgi. Hanno incontrato ministri e funzionari, una di loro è riuscita a parlare anche col presidente Napolitano in visita al Centro Islamico lo scorso lunedì. Hanno ottenuto che le impronte degli scomparsi fossero fornite per un riscontro dal governo tunisino a quello italiano. Sull'esito di questo confronto le autorità dei due paesi, incomprensibilmente, non si sono ancora espresse, anche se circolano voci contradditorie a riguardo.

Intanto, i familiari si chiedono se il riscontro sia stato effettuato sulle impronte di tutti e con la necessaria attenzione. Perché non vogliono rassegnarsi all'idea che i loro cari siano scomparsi nel nulla. Hanno mai raggiunto l'Italia? Sono stati respinti in mare secondo una prassi seguita illegalmente
 

dalle autorità italiane ancora nel 2011? Chiedono risposte. E ora, dopo tanti tentativi andati a vuoto, hanno deciso di affidarsi alla magistratura.

I familiari di alcuni ragazzi imbarcatisi, in giorni e su barche diverse, nel marzo e all'inizio di maggio del 2011 hanno dato incarico a due avvocati italiani - Simona Sinopoli e Fabio Baglioni - di presentare una denuncia contro ignoti per la loro scomparsa alla Procura della Repubblica di Roma nella speranza che questo serva a mettere in moto indagini più scrupolose.
 

L'esposto è stato sottoscritto anche dal presidente dell'Arci Paolo Beni e dal presidente dell'Asgi Lorenzo Trucco. Basterebbe verificare che un solo ragazzo per barca è arrivato in Italia per trarne l'ovvia conclusione che tutti coloro che occupavano quella imbarcazione hanno raggiunto le nostre coste.

Intanto la mobilitazione delle famiglie continua, con un forte appello anche ai media - conclude la nota - perché li sostengano nella ricerca attraverso la pubblicazione dei nomi e delle immagini degli scomparsi.
تلخيص و ترجمة محتوى الموضوع
شكوى لدى محكمة روما
لسلط الأضواء على 270 تونسي المفقودين.
بعد إمضاء بعض العائلات و رئيس جمعية آرشيARCI))و(ASGI) آسجي ,للمطالب بفتح تحقيق لمعرفت مصير الشبان الذي يبحث عنهم و هناك أدلة تثبت وصولهم غلى التراب الإيطالي على متن قوارب بتواريخ مختلفة و في سنة 2011 و إلى يومنا إنقطعت أخبارهم .
منذ سنة 2011 إنقطعت أخبار قرابة 270 شاب تونسي من الذين غادروا المياه التونسية في إتجاه السواحل الإيطالية إذ ان بعض أولياء هؤلاء المفقودين مع روأساء الجمعيتين المذكورين أعلاه و خاصتا آسجي وهي جمعية ذات صبغة قانونية لانها تختص في دراسة القوانين المتعلقة الهجرة , كل الاطراف المذكورة سالفا قامت برفع قضية لمعرفة مصير المفقدين للمحكمة المختصة بروما .
كما أن بقية البيان يذكر مراحل التحركات التي قامت بها الجمعيات و عائلات المفقودين لحث السلط المعنية لدى البلدين على فك رموز ها الملف و إعطاء إيجابات مقنعة و مريحة لعائيلات المفقودين . مما جعل أصحاب البيان يلتجؤون للقضاء لتحديد المسؤوليات و التحقيق لمعرفة الحقيقة.
ملاحضة:
مع العلم أن الأخ عماد السلطاني وهو إحد ممثلي العائلات و المتواجد بروما للبحث عن مفقودين له و عن بقية المفقودين كما تعهد به مع من لم يسعفهم الحض للتواجد معهم بإيطالية . لعب دورا هام و لا زال بالتنسيق مع بقية جمعيات المجتمع المدني  مستغلا كل ما يخوله له القانون للوصول الى الحقيقة .
ترجمة ملخصة
عادل العيد
TUNISINO LIBERO

venerdì 27 aprile 2012

I TUNISINI SCOMPARSI : VOGLIAMO VERITÀ

I TUNISINI SCOMPARSI : VOGLIAMO VERITÀ


Un appello alle associazioni, alle organizzazioni ed ai politici sensibili ai drammi altrui;

Due giorni fa, abbiamo festeggiato tutti la festa della liberazione, ma resta purtroppo macchiata di tanta sofferenza di chi ha la libertà come miraggio, sto parlando dei tunisini scomparsi nel tragitto che porta in Italia mentre i loro parenti muoiono ogni giorno di morte lenta, percepiscono la presenza dei propri figli ma non sono in grado di abbracciarli. Sono dei ragazzi, vittime di un sistema razzista adottato dal governo Berlusconi e scritto dal suo allora ministro degli interni Maroni. Dopo la rivoluzione a Tunisi, e per garantire la continuità dei suoi affari e per salvare i suoi alleati (residuo della mala politica tunisina) il presidente Berlusconi ha siglato degli accordi incivili con il proprio omologo tunisino Beji Caid Essebsi finalizzato a svuotare la rivoluzione del proprio spirito attivo e giovane, in tal modo avrebbe garantito l’alleggerimento della pressione sui propri alleati e soci di affari a Tunisi. È una faccenda molto complessa quanto grave per la quale servirebbero molte pagine per spiegarla. Caduto il governo Berlusconi dopo un fallimento politico ed economico responsabile di averci riportato ad una condizione economica assibilabile ai tempi di guerra e nella quale ciascuno di noi sta pagando caro il prezzo, sono messi in discussione valori per i quali hanno combattuto varie generazioni per fondare una nazione civile l’hanno sfregiata con una politica internazionale becera basata su interessi individuali e razzistici che stanno pagando, fra gli altri, i giovani tunisini.
Lancio alla società civile, alle associazioni, alle organizzazioni e ai politici un appello affinché facciano pressione sul governo attuale per porre fine alle sofferenze dei familiari di questi giovani scomparsi dei quali non si conosce la sorte e per salvare quel che ci è rimasto di dignità.

LAID ADEL
TUNISINO LIBERO
PORTAVOCE DEI DIMENTICATI: 00393271717279




martedì 24 aprile 2012

APRILE 2012 MADRE DUNO DEI TUNISINI SCOMPARSI SI DA FUOCO COME PROTESTA

APRILE 2012 MADRE DUNO DEI TUNISINI SCOMPARSI SI DA FUOCO COME PROTESTA 






و تتواصل معانات عائلات المفقودين رغم تواجد البصمات بروما مما جعل أحد أمهات  المفقودين تضرم النار في نفسها  كتعبير عن سخطها و يأسها و عدم تحمل أكثر مما تحملوه لمعرفة مصير أبنائهم


CONTINUA LA SOFFERENZA DEI FAMIGLIARI DEI TUNISINI SCOMPARSI MALGRADO CHE 
L'IMPRONTE DIGITALE SI TROVANO GIÀ AROMA  E FIN'ORA NON RIESCANO A CAPIRE QUELLO CHE SUCCESSO AI LORI CARI 
COME SEGNO DI DISPERAZIONE E PROTESTA UNA DEI MADRE SI DA FUOCO  E A PORTATO GRAVE LEZIONE SUL CORPO.

LAID ADEL 
TUNISINO LIBERO 

venerdì 13 aprile 2012

TERREMOTO A PALERMO 13 APRILE 2012



السلام عليكم و رحمة الله و بركاتهانتهى عصر العبوديه كل شعوب الأرض من حقها أن تنعم بالحريهامرنا الله بالعلم و التعلم و نشر العلم لذا انا أسعى للعلم و المعلومه حتى أضعها في خدمة الإنسان أينما كان المهم أن تكون ذات نفع و إيفادهSALVEIO SONO UN SEMPLICE CITTADINO CHE APPARTIENE A QUESTO MONDO AMO LA LIBERTA E LOTTO PER LA LIBERTA DEI POPOLIQUA POTETE TROVARE UN PONTE CULTURALE CHE UNISCE IL MONDO NON RAZIALE.

sabato 7 aprile 2012

Immigrazione, nuova truffa?

Immigrazione, nuova truffa?


ROMA - Giunti da tutta l'Europa per una voce che improvvisamente si è diffusa nella comunità di Tunisini che risiedono clandestinamente nel nostro Paese. Telefonate, sms, mail e tweet con un'unica indicazione: «Correte a Roma, consegnano il permesso di soggiorno a chi, con venti euro, si iscrive ad un'associazione». Ed ecco che, in questi giorni di metà marzo, migliaia di Tunisini si sono riversati nella capitale alla ricerca di un sogno nel seminterrato di un'associazione per stranieri. Anni di clandestinità sanati da soli 20 euro, impossibile resistere all'idea. Anche se bastava informarsi per scoprire che non c'era nessuna sanatoria, nessun provvedimento straordinario per ottenere un permesso di soggiorno.
LA PRIMAVERA ARABA - La possibilità di chiedere la protezione umanitaria riguarda infatti solo i Tunisini sbarcati dal primo gennaio al 5 aprile 2011, durante il periodo della “Primavera araba”. Erano i giorni delle proteste in Tunisia e le nostre coste si riempivano di 25 mila giovani che scappavano dal regime di Ben Ali, richiedenti asilo che il resto d'Europa si rifiutava di ricevere. Per l’accoglienza dei profughi scappati dal Nord Africa durante le proteste, circa 50 mila alla fine dell'estate 2011, esiste anche un'accisa di 4 centesimi che oggi paghiamo per ogni litro di benzina, più del 2%.
IL CASO - Ed è basandosi su quel decreto per i profughi che il Forum delle Comunità Straniere invitava i Tunisini clandestini ad iscriversi presso la propria associazione, pagando 20 euro e prendendo domicilio presso la sede della stessa. Questa la base per poi richiedere lo status di rifugiato, ben sapendo che, se il richiedente non era tra quelli sbarcati e identificati nei primi mesi del 2011, non esisteva alcuna possibilità di ottenere alcun permesso. Difficile pensare che gli oltre 7000 iscritti all'associazione in soli 2 mesi rientrino in questa categoria.
LA SITUAZIONE ITALIANA - Oggi in Italia si stima ci siano oltre mezzo milione di clandestini, le cui fila si ingrossano ogni mese per coloro che perdono il posto di lavoro e, di conseguenza, il permesso di soggiorno. Proprio per questo una norma inserita nella manovra del ministro Fornero dovrebbe portare da sei mesi ad un anno il tempo disponibile a trovare un nuovo impiego prima di veder svanire anche il diritto a restare legalmente in Italia. Per chi è clandestino, invece, nessuna possibilità. Solo illusioni da venti euro