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sabato 7 aprile 2012

Immigrazione, nuova truffa?

Immigrazione, nuova truffa?


ROMA - Giunti da tutta l'Europa per una voce che improvvisamente si è diffusa nella comunità di Tunisini che risiedono clandestinamente nel nostro Paese. Telefonate, sms, mail e tweet con un'unica indicazione: «Correte a Roma, consegnano il permesso di soggiorno a chi, con venti euro, si iscrive ad un'associazione». Ed ecco che, in questi giorni di metà marzo, migliaia di Tunisini si sono riversati nella capitale alla ricerca di un sogno nel seminterrato di un'associazione per stranieri. Anni di clandestinità sanati da soli 20 euro, impossibile resistere all'idea. Anche se bastava informarsi per scoprire che non c'era nessuna sanatoria, nessun provvedimento straordinario per ottenere un permesso di soggiorno.
LA PRIMAVERA ARABA - La possibilità di chiedere la protezione umanitaria riguarda infatti solo i Tunisini sbarcati dal primo gennaio al 5 aprile 2011, durante il periodo della “Primavera araba”. Erano i giorni delle proteste in Tunisia e le nostre coste si riempivano di 25 mila giovani che scappavano dal regime di Ben Ali, richiedenti asilo che il resto d'Europa si rifiutava di ricevere. Per l’accoglienza dei profughi scappati dal Nord Africa durante le proteste, circa 50 mila alla fine dell'estate 2011, esiste anche un'accisa di 4 centesimi che oggi paghiamo per ogni litro di benzina, più del 2%.
IL CASO - Ed è basandosi su quel decreto per i profughi che il Forum delle Comunità Straniere invitava i Tunisini clandestini ad iscriversi presso la propria associazione, pagando 20 euro e prendendo domicilio presso la sede della stessa. Questa la base per poi richiedere lo status di rifugiato, ben sapendo che, se il richiedente non era tra quelli sbarcati e identificati nei primi mesi del 2011, non esisteva alcuna possibilità di ottenere alcun permesso. Difficile pensare che gli oltre 7000 iscritti all'associazione in soli 2 mesi rientrino in questa categoria.
LA SITUAZIONE ITALIANA - Oggi in Italia si stima ci siano oltre mezzo milione di clandestini, le cui fila si ingrossano ogni mese per coloro che perdono il posto di lavoro e, di conseguenza, il permesso di soggiorno. Proprio per questo una norma inserita nella manovra del ministro Fornero dovrebbe portare da sei mesi ad un anno il tempo disponibile a trovare un nuovo impiego prima di veder svanire anche il diritto a restare legalmente in Italia. Per chi è clandestino, invece, nessuna possibilità. Solo illusioni da venti euro

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